racconti dal mondo a Palazzo

racconti dal mondo a Palazzo

a cura di
redazione
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A volte, per girare il mondo, basta fermarsi nel posto giusto.

Succede a Lendinara, una cittadina tranquilla del Polesine, dove un palazzo storico – il bel Palazzo Malmignati – ospita una mostra che è un viaggio. Non in senso figurato: davvero, girate i cinque continenti, senza muovervi da lì.

La mostra si chiama “Racconti dal mondo a Palazzo”, è curata da Martina Barison, e mette insieme 200 oggetti rari: copricapi, maschere, accessori e vestiti provenienti da culture lontane, tutti parte della collezione privata “Da ogni capo del mondo”. Il nome stesso gioca con la parola capo, intesa sia come testa - su cui poggiano i copricapi - sai come luogo geografico da esplorare. Una collezione - l’unica italiana di questo tipo - che oggi ha un valore culturale inestimabile, ma che è iniziata da una semplice parete piena di colori e curiosità. Ogni oggetto in mostra è il frutto di oltre trent’anni di ricerca e incontri: racconta un mondo, una tradizione, un’identità. Non è una raccolta di cose, ma di storie.

C’è la berretta cardinalizia di papa Giovanni XXIII, entrata in collezione grazie a un incontro casuale con monsignor Capovilla: un dono che ha segnato una svolta, il segnale che quel collezionismo aveva un senso più profondo. E già questo fa effetto. Poi ci sono i cimieri in piume di pappagallo del popolo Kayapò, che arrivano dall’Amazzonia e raccontano di una comunità indigena in lotta per la propria terra, in cui il corpo dipinto diventa linguaggio e identità. Tra le sale si passa dall’armatura di un samurai giapponese del periodo Edo, che incarna l’onore e il coraggio, ai costumi Egungun dello Yoruba, nello stato del Benin, utilizzati nei rituali voodoo per evocare gli spiriti degli antenati. Sono oggetti carichi di colore, potere e spiritualità, che si muovono al ritmo della musica, sfidando il tempo.

In un’altra sala si incontra un copricapo principesco indiano, e poi ancora una coppia di cimieri africani, in legno e caolino, che raccontano un modo diverso di pensare al corpo, al tempo, alla spiritualità. E, dall’Oceania, un copricapo e una collana degli Asmat, popolo che scolpisce per onorare i defunti e comunicare con gli spiriti.

Non è una mostra da specialisti, anche se piacerà molto a chi studia antropologia o storia. E una mostra per chi ha voglia di capire il mondo, anche solo un pezzetto, e soprattutto per chi ama le storie. Perché ogni oggetto, prima di essere una cosa, è una storia.

E poi c’è un tocco più vicino a noi: un cappello rosso garibaldino, un camauro nobiliare veneziano del Settecento, un raro cappello di bachelite nera a forma di corno dogale. E l'inconfondibile stile italiano: un Borsalino anni Cinquanta, elegante, e un cappello Schiaparelli, teatrale e spiazzante.

Ogni pezzo ha un odore, una consistenza, una voce. Il collezionista racconta: “Ricordo l’odore del fuoco del costume africano, il profumo del legno dei copricapi del centro Africa. Ho imparato ad ascoltare gli oggetti. Spesso, credo siano loro a trovare me, non il contrario.”

Camminando tra le sale, viene da pensare a cosa voglia dire davvero indossare un copricapo. In certe culture è un segno di potere, altrove un simbolo di passaggio, in altre ancora una protezione spirituale. E forse anche noi, quando indossiamo un cappello, stiamo dicendo qualcosa di noi. Anche senza volerlo.

Il 31 maggio, per chi vuole vivere l’esperienza fino in fondo, c’è anche una serata speciale: si chiama “Racconti in musica”, e mette insieme parole, musica e sapori dal mondo. Ci sarà Giano Del Bufalo, antiqaurio e volto noto della tv, ci saranno letture, percussioni, un pianoforte, e pure una visita alla mostra con degustazione. Perché conoscere l’altro passa anche dal gusto, dall’ascolto, dalla condivisione.

Chi ci va, non se ne dimentica facilmente. E alla fine si torna a casa con una certezza: non esistono culture lontane, se si è disposti ad ascoltarle.

Per info: 

Racconti del mondo a Palazzo

Palazzo Malmignati, Lendinara (RO) 

Fino al 2 giugno 2025

www.daognicapodelmondo.it

Email: mb.martinabarison@gmail.com

Cell: 320-9286231