
Firenze in chiaroscuro. La XV Florence Biennale tra luce e tenebra
Firenze ha due abitudini: celebrare il passato e mettere alla prova il presente. Dal 18 al 26 ottobre 2025, la Fortezza da Basso tornerà a farlo con la XV Florence Biennale, una delle più grandi mostre internazionali d’arte contemporanea e design, quest’anno dedicata a un tema antico e attualissimo: “The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design”, a cura di Giovanni Cordoni.
Luce e buio, bene e male, ordine e caos: parole che suonano solenni ma che, in realtà, abitano le nostre giornate. L’arte prova da sempre a metterle in dialogo: da Eraclito al Libro dei Mutamenti, da Plotino a Newton, Maxwell ed Einstein, l’intera storia del pensiero attraversa il concept. E Firenze, patria del chiaroscuro, letteralmente e metaforicamente, è il luogo ideale per ospitare questa riflessione.
Fondata nel 1997 da Pasquale e Piero Celona, la Florence Biennale nasce come piattaforma culturale indipendente, non fiera commerciale, animata dal principio del dialogo tra artisti emergenti e voci affermate. Oggi, sotto la direzione di Jacopo Celona, è diventata una delle vetrine globali più significative del contemporaneo: oltre 550 artisti e designer da più di 80 Paesi, 1.500 opere e 11.000 metri quadrati espositivi. Nell’edizione 2023 sono stati registrati più di 13.000 visitatori, numeri che confermano che il contemporaneo, anche nella “culla del Rinascimento”, non è un ospite di passaggio.
Come di consueto, la mostra si articola su due padiglioni:
- Spadolini, per gli artisti e designer in concorso ai Premi “Lorenzo il Magnifico” e “Leonardo da Vinci”;
- Cavaniglia, dedicato a installazioni, progetti speciali e al dialogo tra arte, architettura e design. Qui le opere non si limitano a essere esposte: si incontrano pubblici diversi - curatori, studenti, collezionisti - e spesso generano relazioni che, dopo la Biennale, si trasformano in mostre, libri, progetti condivisi.

Tim Burton e Patricia Urquiola: due sguardi sul dualismo.
L’edizione 2025 premia due figure iconiche. Il Premio “Lorenzo il Magnifico” alla carriera andrà a Tim Burton, martedì 21 ottobre: regista e artista visivo che ha trasformato l’oscurità in linguaggio poetico, da Edward mani di forbice a Nightmare Before Christmas, fino alle mostre itineranti del MoMA e The World of Tim Burton. «Gli opposti non esistono l’uno senza l’altro», ha dichiarato: una sintesi perfetta dello spirito della Biennale. Il Premio “Leonardo da Vinci” per il design sarà consegnato giovedì 23 ottobre a Patricia Urquiola, designer e architetta spagnola, direttrice artistica di Cassina, protagonista di collaborazioni con marchi internazionali da Louis Vuitton a BMW. Nelle motivazioni, la sua capacità di “ibridare e unificare gli opposti”, proiettando il design verso nuovi orizzonti sostenibili e sensoriali.

Guests of Honour e progetti speciali
Accanto agli artisti in concorso, la Biennale ospiterà un gruppo selezionato di Guests of Honour: tra loro, la jewellery designer cilena Nicole Albagli Iruretagoyena, il fotografo svedese Gabriel Isak, l’artista italiano Andrea Prandi con l’installazione Life >< Line, e la scultrice britannica Emily Young.
Una sezione cinematografica porterà inoltre anteprime nazionali e internazionali, tra cui Die Höhenluft – Für alle und keinen di Mika’Ela Fisher, Milk Teeth di Amin Meerzad (con UNICEF Italia), Tango en penumbras di Teresa Mular, The Sacred Art Movement di Olusola Otori e Near Light di Niccolò Salvato.
Un tempo lungo, oltre l’evento
La Biennale non si esaurisce nei nove giorni di mostra: prosegue, ad esempio, con la Mostra dei vincitori all’Accademia delle Arti del Disegno, la più antica del mondo, dove le opere premiate rimangono esposte per un mese. E un invito a spostare lo sguardo dall’evento alla durata, dall’istantanea al tempo dell’ascolto.
“Il giornalismo,” scriveva Biagi, “è raccontare ciò che si vede, e soprattutto ciò che gli altri non vedono”. Alla Fortezza da Basso, dal 18 al 26 ottobre, l’occasione è questa: vedere come la contemporaneità si misura con i suoi contrari, capire dove finiscono le parole e cominciano le immagini. E magari uscire con una domanda in più e una certezza in meno. Non è poco, per una mostra. Nemmeno per una città.
XV Florence Biennale – The Sublime Essence of Light and Darkness. Concepts of Dualism and Unity in Contemporary Art and Design
Fortezza da Basso, Firenze
Dal 18 al 26 ottobre 2025 (chiuso il 19 ottobre)
Biglietti e programma completo su www.florencebiennale.org